Spettacolo
13 Dic 2019 - 15 Dic 2019
in collaborazione con Controradio


regia e drammaturgia Alessia Cacco, Jacopo Giacomoni
ideazione e realizzazione (in ordine alfabetico) Elena Ajani, David Angeli, Alessia Cacco, Jacopo Giacomoni, Davide Pachera, Marco Tonino
organizzazione Marco Tonino
produzione Malmadur
si ringrazia S.a.L.E Docks, Accademia Teatrale Veneta, Teatro dei Servi Disobbedienti e Altre Velocità
ritratto Matteo de Mayda
foto di scena Filippo Manzini
durata 75 minuti, atto unico
Orari 21, domenica 16.45
Prezzi 12€
Quando:
13/12/2019 - 21:00–22:00
2019-12-13T21:00:00+01:00
2019-12-13T22:00:00+01:00

PRIMA NAZIONALE

50 minuti di ritardo rievoca un’esperienza realmente accaduta a un membro della compagnia su un aereo diretto da Mykonos a Venezia. La partenza fu ritardata a causa della presenza di due profughi a bordo.

Il protagonista della scena è un grande schermo, una finestra che permette a performer e spettatori di affacciarsi e interagire con il mondo online e dei social. I performer sono insieme al pubblico, coinvolti nella stessa esperienza, guidati dalle stesse regole.

50 minuti è la durata dell’attesa che rivivremo all’interno del teatro; è il ritardo di un decollo, un tempo strappato alla quotidianità per riflettere su come pensiamo e comunichiamo. Questi sono “i minuti di ritardo” in cui saremo sottratti al tempo del mondo, per diventare – forse – una comunità teatrale che pensa, ride e gioca con se stessa.

50 minuti per ingannare l’attesa insieme, in un cortocircuito continuo tra comunità teatrale e comunità dei social network.

IN RESIDENZA AL TEATRO STUDIO: 21 / 27 ottobre – 2 / 12 dicembre 2019


BIOGRAFIA

La compagnia Malmadur nasce nel 2013 con lo spettacolo Lear / Del conflitto generazionale, vincitore del Premio OFF 2013 del Teatro Stabile del Veneto. La compagnia ha sede a Venezia: ha all’attivo 4 produzioni e la conduzione di laboratori teatrali in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e il Teatro Momo del Comune di Venezia.

“Malmadur” in friulano, trentino e veneziano antico, significa “acerbo, immaturo”. È un nome che sottolinea l’approccio di continua ricerca del collettivo, risultato della contaminazione tra i diversi campi di formazione artistica e accademica dei 7 membri che ne fanno parte.