A VOLTE MI CHIEDO A COSA PENSI IL NEMICO: ANCHE LUI GUARDA LE STELLE?

Esito
20 Gen 2019
in collaborazione con Controradio


a cura di Marco Di Costanzo, Erik Haglund, Lucia Sargenti
con Maravillas Barroso, Carolina Bartoli, Eleonora Bertini, Jessica Carione, Cristina Capretti, Claudio Catanese, Beniamino Cianferoni, Alessandra Francolini, Cesare Galli, Francesco Gori, Adelaide Mancuso, Melody Waysieh Behbahani, Maria Montesi, Bianca Pananti, Alessandra Panzone, Stefano Parigi, Simona Parravicini, Roberta Sabatini, Giulia Stefanini, Johan Tirado Diaz, Virginia Vannucchi
produzione Teatro dell’Elce
ritratto e foto del laboratorio Filippo Manzini
Orari 16.15
Quando:
20/01/2019 - 16:15–17:15
2019-01-20T16:15:00+01:00
2019-01-20T17:15:00+01:00

Laboratorio di “cerchi sonori” ispirato al tema “Il nemico”

Un soldato è sepolto da anni nella sua trincea, nel suo buco, pronto a combattere il nemico che si trova nel buco di fronte. I giorni passano nell’attesa di questo scontro. Il soldato sa, perché glielo hanno insegnato, che il nemico è terribile, assetato di sangue, privo di qualsiasi umanità. Ma passano i giorni e il nemico non si vede mai.

È questa l’intelaiatura dell’album illustrato Il nemico di Davide Calì e Serge Bloch come dello spettacolo omonimo a esso ispirato, realizzato dal Teatro dell’Elce nel 2015. Proprio sul tema del nemico la compagnia propone ora un laboratorio di “cerchi sonori”, nome dato a una piattaforma di improvvisazione collettiva ideata e sviluppata per la produzione dello spettacolo, che vede in scena un attore (Erik Haglund) e una cantante (Lucia Sargenti) in continuo dialogo. Il “cerchio sonoro” indaga, infatti, le possibili interazioni tra la produzione di musica live e l’azione scenica in un processo di creazione teatrale.

L’esito del Laboratorio è a ingresso libero.


LABORATORIO: 14 / 19 gennaio 2019


BIOGRAFIA

Il Teatro dell’Elce nasce a Firenze nel 2006 su iniziativa del regista Marco Di Costanzo, dell’attore Stefano Parigi e del sound designer Andrea Pistolesi. Nel tempo il gruppo originario si arricchisce di nuove collaborazioni e diviene un nucleo di produzione di spettacoli e altri progetti teatrali. L’attività coniuga la ricerca sul lavoro dell’attore con la volontà di rivolgersi a un pubblico il più possibile vasto e differenziato, al fine di produrre un teatro popolare di qualità.

Le produzioni del Teatro dell’Elce sono state distribuite sul territorio nazionale e la compagnia è stata rappresentante dell’Italia al Festival International du Théâtre d’Alger 2010 (Algeria) e al Festival Internacional de Teatro por la Paz 2011 e 2012 a Barrancabermeja (Colombia).