APPENA SOTTO LA SUPERFICIE TRANQUILLA DELLE COSE

20 Nov 2021 - 21 Nov 2021
Cristina Abati
Carlo Salvador
liberamente ispirato ai racconti e alle poesie di Raymond Carver
testo e regia Cristina Abati
collaborazione al progetto Tommaso Taddei
immagini e video Ines Cattabriga
scene Eva Sgrò
produzione Gogmagog
con il sostegno di Regione Toscana / Sistema Regionale dello Spettacolo
residenze presso Giallo Mare Minimal Teatro, Il Vivaio del Malcantone
foto di scena Laura Castellucci
durata 50 minuti, atto unico
Orari 21, domenica ore 16.45
Prezzi Intero 15€

Ridotto (Residenti Scandicci, Possessori iCard e EduCard, Abbonati Teatro della Toscana, Soci UniCoop Firenze, Over 60, Under 30) 10€
Quando:
20/11/2021 - 21:00–22:00
2021-11-20T21:00:00+01:00
2021-11-20T22:00:00+01:00

PRIMA NAZIONALE

In una delle sue ultime interviste Raymond Carver dichiara che “writing is an act of discovering”.
In Appena sotto la superficie tranquilla delle cose, l’universo e la parola carveriana sono calati in un impianto scenico essenziale. Una Donna e un Uomo, o ancor meglio una Lei e un Lui, un tavolo, delle immagini come polaroid, degli oggetti di uso quotidiano che portano in sé minaccia e straniamento.

Lei e Lui, sono voci e corpi che attraversano le parole di Carver, diventando quasi icone postmoderne di un rapporto di coppia e relazionale ormai esploso. Scrive Carver “Ci sono delle ossessioni che mi sono proprie e alle quali cerco di dar voce: i rapporti uomo donna, il perché molto spesso perdiamo le cose alle quali teniamo, lo spreco delle nostre intime risorse. Sono anche interessato alla sopravvivenza, a quel che la gente riesce a fare per rialzarsi quando è stata buttata giù”.

Lei e Lui passano da un luogo a un altro, da una voce a un’altra, da una storia a un’altra, in una narrazione che apre a storie che sembrano mai concludersi, e si travasano l’una nell’altra, portando in sé sia l’incompiuto che l’incessante ripetere della vita. Attraversamenti veloci, che vogliono omaggiare la dedizione carveriana per le short stories. La frantumazione cristallina e cesellata del linguaggio, ed in alcuni casi anche della narrazione, fa emergere da un’architettura e da una partitura sonora tutto il non detto delle storie e dei personaggi Carveriani, quel silenzio che cela molto spesso i loro tormenti, quella richiesta di star zitti.

Il testo è costruito solo con parole tratte dalle opere di Carver: racconti, poesie, storie, frasi, frammenti e a volte singole parole, che hanno ricostruito una partitura testuale completamente originale, ma che nella sua fedeltà cerca di portare in luce nel meccanismo teatrale quella distanza emotiva, pregnante di un ricordo essenziale, che ci avvolge tutte le volte che ci immergiamo nella lettura di Carver.

Gogmagog è un gruppo di ricerca e sperimentazione teatrale formato da un nucleo centrale di tre attori-autori (Cristina Abati, Carlo Salvador, Tommaso Taddei), accoglie spesso collaborazioni esterne, per progetti specifici. Ha coprodotto spettacoli con varie realtà nazionali e internazionali e collaborato con singoli artisti: Katzenmacher, The Playground, Bobo Rondelli, Simone Cristicchi, Graziano Staino, Luca Scarlini, Egumteatro, Virginio Liberti, Fosca.

www.gogmagogteatro.net

PROGRAMMA DI SALA


Quando:
20/11/2021 - 21:00–22:00
2021-11-20T21:00:00+01:00
2021-11-20T22:00:00+01:00