Rappresentato per la prima volta in Italia, Giovanna d’Arco – La rivolta di Carolyn Gage immagina la Pulzella d’Orleans raccontarci in prima persona la sua infanzia, l’adolescenza, le sue esperienze con i più alti livelli della Chiesa, dello Stato e delle armate militari. Con Valentina Valsania, regia di Luchino Giordana e Ester Tatangelo.
Vincitore del Lambda Literary Award in Drama, Giovanna d’Arco – La rivolta è il testo d’esordio di Carolyn Gage, drammaturga, performer, regista e attivista.
Giovanna d’Arco ha condotto alla vittoria un esercito a diciassette anni. A diciotto è stata l’artefice dell’incoronazione di un re. A diciannove si è scagliata contro la Chiesa Cattolica e ha perso. In Giovanna d’Arco – La rivolta Giovanna è anoressica. Un’adolescente in fuga da un padre violento e alcolizzato, da un destino di moglie e madre, che già aveva segnato la madre e la sorella. Giovanna muore per il diritto di indossare abiti maschili, è una ribelle, irriverente, più scaltra dei suoi giudici, impenitente e incrollabilmente fedele alla propria visione.
Giovanna ritorna per condividere la sua storia con le donne contemporanee. Racconta la propria esperienza e smaschera la brutale misoginia che sta dietro le istituzioni maschili. Trasformare la vergogna in orgoglio, il dubbio in convinzione militante, e l’odio in un’esplosione di rabbia contro un sistema determinato a mettere le donne l’una contro l’altra, ma soprattutto contro se stesse.