UN CABARET MATEMATICO-CULINARIO
Angelo Savelli dirige Fabio Magnani e Samuele Picchi ne La matematica in cucina dall’omonimo libro di Enrico Giusti. Lo spettacolo altro non è che un cabaret matematico-culinario. Come dire: Pitagora sul palco di Zelig.
Una produzione Pupi e Fresedde – Teatro di Rifredi.
Un’opera curiosa dove la matematica si diverte ad apparire dove meno ci si aspetterebbe di trovarla: nella cucina di casa nostra. Perché, a guardar bene, anche in questo regno dei profumi e dei sapori, dietro al getto d’acqua del rubinetto o ad una patata da sbucciare, possono emergere insospettate alchimie matematiche, a volte tutt’altro che elementari.
L’importante è sapersi porre delle domande. Così, durante la preparazione di un’insalata e di un piatto di spaghetti, ci si può chiedere perché il rollè cuoce più in fretta dell’arrosto e perché il getto d’acqua che esce dal rubinetto si restringe scendendo verso il basso. Ogni oggetto può diventare lo spunto per una scoperta matematica calata nella realtà, sfatando la leggenda di una disciplina evitata da molti perché troppo astratta.
In una cucina così piena di sorprese, non stupirà che la trattazione della materia scientifica venga affidata non a degli esimi professori ma ad una scalcagnata coppia di comici da avanspettacolo: l’imbranato letterato Pinotto, che si ritiene un principe dei fornelli, e l’aitante, ma petulante matematico Gianni, costretti dalla loro condizione di scapoli a condividere due camere con cucina nei pressi dell’Università.
Tratto dall’omonimo libro di Enrico Giusti, esimio professore di Storia delle Matematiche, e trasformato in spettacolo da Angelo Savelli, regista da diversi anni interessato ai rapporti tra Scienza e Teatro, La matematica in cucina, tutto ambientato tra pentole e fornelli, apriscatole e caffettiere, si propone come una gustosa ricetta scientifico/culinaria per tutti quelli che la matematica hanno sempre stentato a digerirla.