MERMAIDS ON A DOLPHIN’S BACK

29 Ott 2021 - 30 Ott 2021
di e con Cristina Abati e Angela Burico
disegno luci Marco Santambrogio
tecnica Monica Bosso
immagine Neo Studio
produzione Fosca
con il contributo di Regione Toscana e Fondazione CR Firenze
con il sostegno di Ministero della Cultura, Comune di Firenze e Centro Nazionale di Produzione Virgilio Sieni
residenze Spazio K/Kinkaleri, Cango, Il Vivaio del Malcantone
foto Silvio Palladino
durata 50 minuti, atto unico
Orari 21
Prezzi Intero 15€

Ridotto (Residenti Scandicci, Possessori iCard e EduCard, Abbonati Teatro della Toscana, Soci UniCoop Firenze, Over 60, Under 30) 10€
Quando:
29/10/2021 - 21:00–22:00
2021-10-29T21:00:00+02:00
2021-10-29T22:00:00+02:00

Il lavoro nasce da una serie di pratiche condivise di ricerca vocale. Luogo dell’indagine è la possibilità vocalica del corpo e l’integrazione del corpo-voce.
Voci possibili che danno vita a corpi possibili.
Il corpo nel suo spazio interno e nella relazione con l’esterno genera il suono e il suono informa la dinamica del corpo.
Quello che agisce così è un soggetto multiforme e in continua definizione che sfugge per lo più alla comprensione logica, che si trasforma continuamente, incomprensibile, iconografico, estatico, razionale, animale, queer persino.
Voci in dialogo che generano corpi liquidi, che si travasano in figure antropomorfe, astratte, dai confini e generi mutevoli. La figura della Sirena così, quasi si impone su questo materiale.

“… Da sempre maestre di metamorfosi.
E di malinconia.
Creature assai poco cartesiane, che diffidano del logos, pur conoscendolo a fondo, e notoriamente se mai, scelgono il canto…”

Agnese Grieco Atlante delle Sirene

Le Sirene cantatrici di un viaggio emozionale, figure del desiderio ma anche incarnazioni del monstrum.
Due postazioni separate, due isole di un unico arcipelago, ora immerse nella nebbia ora tempestose, due navigazioni, due naufragi.
L’accordo delle voci e dei corpi nasce da un profondo ascolto che spersonalizza e rende parziale la propria emissione; tutto l’ambiente si immerge in una consonanza condivisa, stanze di suono in cui non c’è solo accordo e armonia ma anche discordanza e divergenza.

Il tema dell’Amore si impone su questa relazione.

“…O take the sense, sweet, of my innocence!
Love takes the meaning in love’s conference.
I mean that my heart unto yours is knit, So that but one heart we can make of it…”

William Shakespeare, A midsummer night’s dream

PROGRAMMA DI SALA