NEL LABIRINTO. DISCORSO SUL MITO

14 Dic 2018 - 15 Dic 2018
Festival d'Autunno 2018 /
Progetto Area Metropolitana

Vittorio Continelli
di Vittorio Continelli
collaborazione artistica Roberto Bacci
musiche originali Ares Tavolazzi
costumi Chiara Fontanella
luci ed elementi di scena Fabio Giommarelli
foto di scena Nico Bruchi
produzione Fondazione Teatro della Toscana
Orari 21.00

La durata dello spettacolo è di un'ora, atto unico.
Prezzi Intero
14€

Ridotto | Over 60, Under26, Soci UniCoop Firenze, Abbonati Teatro della Toscana
12€

Ridotto | Residenti Comune di Scandicci
10€
Quando:
14/12/2018 - 21:00–22:00
2018-12-14T21:00:00+01:00
2018-12-14T22:00:00+01:00

Vittorio Continelli dirige e interpreta Nel Labirinto. Discorso sul mito, un racconto fatto di storie, storie antiche che ancora ci parlano attraverso simboli e nomi che tutti conosciamo: i nomi degli dèi e degli eroi di Grecia, i simboli della civiltà europea e mediterranea. Narrare storie è la ragione per cui si sale sul palco, ascoltare storie, guardare le immagini che evocano e riconoscersi in esse è quella per cui ci sediamo in platea.
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.

Trama

Un dio, il più grande di tutti, assume la forma di toro per rapire una principessa mediorientale, la porta con sé da Oriente a Occidente, la rapisce su una spiaggia della Fenicia e la nasconde sull’isola di Creta, al centro del Mare Nostro. Lì i due si amano e dànno origine a una stirpe. Il dio è Zeus, la principessa si chiama Europa.

Da questo primo furto d’amore nascono la civiltà cretese e minoica, poi quella ateniese, infine quella europea. Dall’amore del re degli dèi per una principessa orientale scaturisce la prima scintilla del pensiero occidentale. Dopo questi eventi verranno regni maestosi, altri amori, conflitti e invenzioni ardite come il labirinto di Creta, all’interno del quale vivrà per molti anni Asterione, il Minotauro.

In quel labirinto sta la cattiva coscienza di Minosse, re dell’isola, in quel labirinto abitano ancora oggi storie terribili e luminose. Nel labirinto stanno l’ingegno e la violenza, l’amore e il coraggio. Nel labirinto si dipanano storie che ci appartengono ancora, malgrado il tempo trascorso. Anche il mostro è destinato a venire sconfitto, verrà ucciso da un eroe, Teseo. L’eroe che porta nel nome il segno del dio che ha dato origine alla storia: Zeus, Teseus.

Teseo libererà il continente che porta il nome di Europa dalla schiavitù che l’assoggetta a un’isola. Ci riuscirà grazie all’amore di Arianna per lui, grazie a un filo magico che gli permetterà di attraversare il dedalo e di compiere l’impresa. È l’origine di un nuovo mondo, il nostro.

Sono storie legate tra loro eppure autonome, storie di partenze, di approdi e di cambiamento, come da migliaia di anni accade nel Mediterraneo. Le tiene insieme Vittorio Continelli che si muove nel racconto svolgendo e riannodando il filo che le collega a noi e al nostro immaginario. Storie che ci rammentano che la parola Europa arriva dall’estremità orientale del mare nostro, che Europa era una principessa dalla pelle scura, che le terre e le città sono approdo.

Il mare è sempre stato strada praticata dagli uomini, dalle loro storie e dai loro dèi. E queste storie ci parlano e ci accompagnano da migliaia di anni. Inconsapevolmente noi le portiamo per mano ampliandone i confini, modificandole, servendocene come mappa o guida o entrambe le cose.

Teatro Era | 19 / 20 ottobre 2018 | prima nazionale

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